venerdì 4 gennaio 2013

La parola. Corretto uso e relativo valore

(by Virginia Trezzi)

Poche sono le persone che si rendono conto della potenza della parola, eppure persino nei Vangeli è stato detto:

"Da principio era la Parola ... e la Parola era Dio... Senza di Essa nessuna cosa fatta è stata fatta."

Questo passo riconduce la nostra mente all'alba del processo creativo, allorché, per mezzo del Suono, Dio parlò, ed i mondi furono creati.

Anche l'esoterismo ci insegna che:

"Il mezzo principale con cui la ruota della natura viene mossa verso la via fenomenica è il Suono, perché il Suono originale, o la Parola, mette in vibrazione la materia di cui tutte le forme sono fatte e inizia quell'attività che caratterizza anche l'atomo della sostanza."

Tanto la letteratura quanto le Sacre Scritture di tutti gli antichi popoli e di tutte le grandi religioni riferiscono testimonianze sull'efficacia del suono nel produrre tutto ciò che esiste di tangibile e visibile; anche i vari colori sono misurabili in diverse vibrazioni percepibili in alcuni casi anche da persone prive della vista fisica.

Se ci rendessimo conto di tutto ciò e cogliessimo appieno la profondità scientifico-spirituale di questo concetto sul valore delle parole e l'emissione dei suoni, riusciremmo a comprendere l'importanza dell'utilizzo, nei nostri discorsi, di determinati toni e vocaboli piuttosto che altri.

Suono e Linguaggio sono sempre stati ritenuti, sia dagli antichi filosofi che dai pensatori odierni, i più alti agenti usati dall'essere umano per plasmare se stesso ed il proprio ambiente. Il pensiero, la parola e l'azione che ne risultano sul piano fisico, costituiscono la triplicità che rende un essere umano quale realmente esso è, collocandolo sul piano evolutivo in cui esso si trova; lo scopo della nostra parola quindi, è di rivestire il nostro pensiero per comunicarlo agli altri, tenendo però ben presente che la retta parola crea forme benefiche mentre la parola errata produce forme nocive e malefiche.

Se noi non ci rendessimo conto di ciò, continueremo a parlare incessantemente ed irresponsabilmente usando incautamente parole e moltiplicando suoni, circondandoci così di una molteplicità di ostacolanti ed inutili forme di nostra propria creazione. È tempo quindi di comprendere la particolare importanza di riflettere prima di parlare ricordando l' insegnamento che dice:

“Prima di essere degno di parlare devi pervenire alla conoscenza”

dunque dapprima pensiamo, poi scegliamo le parole appropriate ad esprimere in modo corretto il nostro pensiero (il che può essere fatto anche con un linguaggio semplice e non particolarmente ricercato), cercando di usare anche una pronuncia corretta che dia valore e tonalità appropriate ad ogni vocabolo che portiamo alle nostre labbra.

In questo modo la nostra "espressione parlata" crea una forma-pensiero degna di incorporare l'idea reale che abbiamo visualizzato nella nostra mente, così che la nostra parola non sarà apportatrice di discordia e di turbamento, ma andrà a rafforzare la grande nota armonizzatrice che dobbiamo, in qualità di essere umani, far risuonare definitivamente.

Una parola errata è separativamentre dobbiamo invece tener presente che, considerando la parola una parte primaria della divinità, essa deve essere unificatrice.

Possiamo comunque aggiungere che dei vari agenti karmici, manipolati dall'uomo per modellare sè stesso e l'ambiente che lo circonda, il suono (o anche parola o canto) è il più importante in quanto comporta un lavoro nell'etere e di conseguenza ha un forte dominio sul quaternario inferiore o, per meglio dire, sugli elementi aria, fuoco, acqua e terra.

Il suono e il linguaggio contengono perciò  tutti gli elementi (...ali) occorrenti per muovere le varie classi di Deva (I Deva sono i servitori celesti, i cosiddetti Angeli che agiscono nel mondo materiale al servizio di quello spirituale).

L'effetto vibratorio provocato da una corretta intonazione del suono e dalla chiara e giusta emissione delle parole pronunciate, ha dominio sulla sostanza cosmica, stimolando nell'uomo ciò che è buono nei suoi molteplici corpi, proteggendolo e producendo un afflusso benefico sull'ambiente circostante; resta comunque sottinteso che tutto quanto possa venire praticato in modo scorretto, provocherà degli effetti karmici inerenti la relativa erronea motivazione.

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